Il diamante non è ancora molto diffuso come investimento e, nonostante il suo valore reale intrinseco, viene spesso considerato soltanto come ornamento di gioielli.

I diamanti sono una materia prima tangibile, come l’oro, il petrolio, il cacao, il caffè…etc…ma essi sono rari e destinati ad esaurirsi; l’estrazione è stabile al momento, ma la domanda sempre in aumento.

Gareth Penny, ex direttore esecutivo De Beers – azienda leader del mercato diamanti grezzi – ha dichiarato recentemente che entro pochi anni non si estrarranno più diamanti…!

Per questo confronto grafico abbiamo scelto:

  • il prezzo in dollari USA di un diamante taglio brillante rotondo da ct 1,00 qualità D IF dal 1960 a oggi (fonti Rapaport/Idex);

  • il prezzo dell’oro in dollari USA (fixing Londra) dal 1960;

  • uno degli indici azionari più significativi del mondo, l’S&P 500;

  • il prezzo del petrolio quotato al NYMEX di New York.

Osservando i grafici e grazie all’aiuto dei dati statistici forniti da fonti autorevoli, si può affermare – oggettivamente - che l’andamento del prezzo in dollari USA dei diamanti ha visto un costante e regolare aumento.

Confrontando il grafico del prezzo dei diamanti con il bene rifugio per eccellenza, l’oro, l’andamento dei prezzi negli anni ha visto momenti di vero e proprio boom, come in questi ultimi tempi, e altri assolutamente meno gloriosi.

Nel breve termine (1-5 anni) le oscillazioni dell’oro, delle azioni e del petrolio sono state molto più ampie delle oscillazioni del prezzo dei diamanti.

Nel ricordare, ancora una volta, che non vi è nessuna garanzia di rendimenti futuri, è sufficiente osservare l’andamento storico dei prezzi dei diamanti per rendersi conto che si tratta di un bene soggetto ad oscillazioni minime nel breve periodo; nel medio-lungo periodo ha riservato “brillanti” sorprese ai possessori di diamanti da investimento con un costante e regolare aumento delle proprie quotazioni.